Nell’era post-moderna, dove ogni cosa è a portata di mano e tutto sembra concesso, anche le persone sono diventate “merce” di scambio a proprio uso e consumo.

La società attuale fonda le relazioni interpersonali su “tutto e subito”. Il valore dell’attesa non è contemplato. Questa modalità basata sul “prendere” permette di soddisfare i propri bisogni in modo immediato, egoista e privo di empatia.

E così l’uso dei social e le chat di incontri sono diventati dei mezzi che consentono di “relazionarsi”, in modo virtuale, proteggendosi da quei legami che potrebbero essere troppo coinvolgenti, troppo veri e quindi metterebbero a rischio la salvaguardia dell’autonomia personale.

Il passaggio dalla società che “vietava” a quella dove tutto viene concesso è stato molto rapido e ha cambiato in modo radicale il modo di vivere e sperimentarsi all’interno della coppia.

Assistiamo a scenari in cui, alla prima difficoltà, le coppie si separano, divorziano perché non sono più in grado di integrare e tollerare i cambiamenti che la vita, normalmente, ci presenta.

E’ importante capire l’origine della coppia per comprendere meglio come si realizza l’intreccio delle storie personali.

Le motivazioni che spingono le persone alla scelta del proprio partner sono molto profonde. L’unione delle proprie storie evolutive permette agli individui di strutturare un rapporto molto intimo e la qualità della relazione dipende dalla interazione delle due personalità.

All’inizio la coppia si confronta con aspetti legati alla idealizzazione dell’altro, che segue la fase dell’attrazione iniziale. L’idealizzazione in questo caso non ha connotati patologici e rappresenta un processo normale ma, se perdura, ad esempio nonostante i reali comportamenti distruttivi o manipolatori dell’altro, allora assume connotati chiaramente patologici. In questo caso ci troviamo di fronte ad un diniego della realtà che serve per difenderci ed evitare la separazione ed il dolore che potrebbe causare. A volte, pur di non affrontare la fine di una relazione, le persone si trovano a mettere in atto modalità che giustificano i comportamenti altrui.

Le due personalità che si incontrano devono strutturare una base fondamentale per la crescita e lo sviluppo della coppia, il “NOI”, in quanto rappresentano un micro gruppo formato da due persone che costituiscono e condividono una storia comune.

Questo non vuol dire disconoscere l’autonomia che ciascuno possiede oppure annullarsi per l’altro ma costruire insieme uno spazio vitale unico e intimo dove relazionarsi che tenga conto delle esigenze e dei bisogni altrui.

Infatti, nessun rapporto deve basarsi sulla prevaricazione dell’altro ma per ritenersi adeguato occorre riconoscere e accogliere le richieste altrui.

Una fase di cambiamento importante che vive la coppia è la nascita di un figlio. Questo determina l’entrata di un terzo, e quindi concerne la capacità di passare dalla relazione duale a quella triangolare strutturando così un rimaneggiamento della coppia, necessario.

Le coppie che si trovano a dover affrontare una crisi cercano, il più delle volte, di risolvere i loro problemi senza chiedere un consulto. Si è visto che quando non c’è spazio per la riflessione ed il conflitto non permette un sano confronto si preferisce la strada della separazione.

Gli studi hanno messo in evidenza l’importanza di chiedere un aiuto psicologico prima di avviare una separazione. Questo permette, il più delle volte, di trovare strategie utili per risolvere il problema attuale e affrontare l’impasse che la coppia sta vivendo. Purtroppo, per scetticismo, timore o altro si declina la possibilità di rivolgersi ad uno specialista che possa aiutare a trovare insieme nuove strade da percorrere.