Il ghosting è una modalità comportamentale che consiste nel terminare un rapporto senza comunicare all’altra persona le proprie motivazioni. Colui che mette in atto questo comportamento, il “ghoster”, scompare nel nulla, diventa come un fantasma.

La modalità utilizzata consiste nell’interrompere qualsiasi contatto senza fornire alcuna spiegazione, può arrivare a cancellare il proprio profilo dai social oppure bloccare o eliminare l’altro dalle proprie amicizie.

La pratica più comune è quella di non rispondere alle telefonate, ai messaggi della persona con cui ha terminato la relazione senza fornire motivazioni o chiarimenti.

Questo atteggiamento permette al ghoster di non affrontare la responsabilità della fine del rapporto e quindi le possibili conseguenze negative che potrebbero derivare dalle reazioni imprevedibili dell’altra persona.

Dietro al ghosting c’è un disturbo dello spettro narcisistico che viene messo in atto per ottenere una gratificazione immediata dalla relazione con l’altro. Il più delle volte sono persone che non riescono a tollerare rapporti lunghi e coinvolgenti per questo mettono in atto queste modalità.

Questi rapporti connotati da una matrice perversa sono caratterizzati dal desiderio di arrecare un danno all’altro. Spesso oltre a tratti narcisistici si cela una organizzazione perversa basata sul dominio dell’altro. Il più delle volte i partner che cadono nella rete soffrono di dipendenza affettiva e non riescono a tutelarsi da questo tipo di legami.

Il ghoster può nascondere la sua identità e utilizzare i siti online/app per alimentare queste relazioni virtuali oppure usare il web come trampolino per creare una relazione fittizia con l’altro e poi scomparire dalla circolazione. Questa modalità interessa soprattutto le relazioni d’amore, ma non mancano diversi esempi anche nell’ambito dell’amicizia.

Chi si cela dietro il ghosting? Di solito sono persone che usano questa modalità per fuggire da una relazione già in atto oppure per nascondere un deficit fisico oppure perché si sentono insicuri e inadeguati.

Spesso dietro al comportamento del ghoster c’è una persona che nella sua infanzia è rimasta “ferita”, umiliata, per questo tende a fuggire dai legami, per evitare di essere lasciato è il primo a lasciare.

Il  ghosting è un comportamento che mette in evidenza alcune problematiche correlate ad aspetti di insicurezza, egocentrismo, scarsa empatia e immaturità.

Dopo aver interrotto la relazione, il ghoster non prova sensi di colpa, mentre la persona che lo subisce cade in un vortice di incredulità e sofferenza.

La vittima rimane bloccata all’interno di un circolo vizioso di domande senza risposta. Sedotta e abbandonata la vittima inizia a dubitare su di sé, a non avere più fiducia negli altri. A volte occorre diverso tempo per superare questo vissuto traumatico.

Sicuramente sia il ghoster che la persona che lo subisce necessitano di un percorso psicologico per affrontare le problematiche profonde nascoste dietro i comportamenti manifesti.